Il luppolo ed i suoi utilizzi

Il luppolo ed i suoi utilizzi

La produzione di birra artigianale è sempre più diffusa.Ogni regione ormai conta numerosi micro-birrifici. In Abruzzo sono 16, tra cui Opperbacco, Birrificio Maiella, Terre d’Acquaviva, Anbra, Desmond che producono birre artigianali molto apprezzate.  Come tutti sanno, l’ingrediente che conferisce il tipico aroma amarognolo alla birra è il luppolo.
Vediamo allora di scoprire qualcosa in più su questa interessante specie che, oltre ad essere ampiamente coltivata per il suo importante utilizzo commerciale, è piuttosto diffusa anche allo stato spontaneo.
Molti potrebbero pensare, infatti, che si tratti di una specie esclusiva del Nord Europa, dove è assai diffusa la produzione della birra. Allo stato spontaneo, invece, il luppolo è presente in buona parte d’Italia, soprattutto Centro-Settentrionale, ed è comune anche in Abruzzo, dove è diffuso lungo i principali alvei nei fossi e nei boschi umidi ed ombrosi in particolare nell’Aquilano e nel Teramano.

Nella nomenclatura dialettale abruzzese è chiamato jupice (Anversa degli Abruzzi), luparu, lupoli, lupene, lupici (Aquilano), luppola (Pietraferrazzana con derivazione del termine  latino lupulus.

luppolo_foglia In Abruzzo e Molise in Primavera si raccolgono soprattutto i giovani getti che vengono consumati in frittate, come gli asparagi. Nel vastese la    specie  è nota con il termine dialettale di luppele o anche uppeleEsemplari di luppolo sono presenti anche nella valle del Trigno e del Sinello.

Nel bacino   del  Trigno è presente soprattutto lungo gli affluenti secondari sia del versante abruzzese che molisano (fiume Treste, torrente Monnola, torrente la  Botte ecc.). A Furci  (CH), ad esempio, la specie è conosciuta come tenne de lupe. Nel Medio e Alto Vastese, infatti, il termine “tenne” o “tinne” indica i germogli  teneri e commestibili,  ad esempio quelli della Sulla (Hedysarum coronarium), conosciuta in dialetto come grandalupineNel valle del Trigno la raccolta del  luppolo selvatico è  praticata solo da pochi ed esperti raccoglitori, secondo cui il sapore particolare ed amarognolo dei giovani getti di luppolo è  addirittura migliore di quello  degli asparagi selvatici.

 Proprietà e utilizzi. Contiene olio essenziale, luppolino, resine ed un alcaloide narcotico; è un energico sedativo, emmenagogo, anafrodisiaco, amaro-tonico.  L’infuso e la polvere sono utili in caso di insonnia, nervosismo, eccitabilità sessuale e inappetenza oltre che per calmare i dolori di stomaco.

 In cucina vengono impiegati i giovani getti lessati e poi consumati al pari degli asparagi come  verdura, in risotti, fritate, minestre e salse.

Il luppolo e la birra. Il maggiore utilizzo del luppolo è senza dubbio quello inerente allaproduzione della birra, cui viene aggiunto per conferire sapore amaro, favorire la chiarificazione e impedire l’acetificazione. I coni femminili, senza il peduncolo, vengono raccolti a fine estate (agosto-settembre), essiccati a strati all’ombra e battuti per far cadere i “granellini” (lupppolino) e conservati in luogo fresco e al riparo dalla luce. Le infiorescenze femminili essiccate vennero aggiunte alla birra nel XIII secolo da Gambrinus, leggendario Re della Birra, conferendo a questa bevanda l’attuale aroma piacevolmente amaro. Le proprietà curative del luppolo, unite a quelle di grano ed orzo, hanno dato luogo al proverbio “Chi beve birra campa cent’anni“. E’ sempre stata considerata una pianta medicinale, indicata per stimolare il tratto gastro­intestinale; il thé da essa ricavato è un noto calmante e sonnifero.

Il luppolo selvatico si utilizzare per la produzione della birra? Molti si chiedono se la specie selvatica si presta per aromatizzare e amaricare la birra artigianale. Gli esperti birrai rispondono chenon è possibile utilizzare il luppolo selvatico per via della inaffidabilità in termini di quantità e qualità degli alfa-acidi (AA), troppo variabili di anno in anno, anche nello stesso esemplare. Per questa ragione per amaricare la birra si utilizzano le varietà selezionate con resa stabile e misurabile (esempio la Saaz, la Cascade, la Nugget). Ma anche le varietà coltivate, per essere utilizzate, necessitano di particolari accortezze e spesso di analisi chimiche. Un metodo per stimare la quantità di alfa-acidi presenti nel luppolo è riportato in questo interessante sito: http://www.hobbybirra.info/view_megafaq.asp?id_menu_megafaq=97 , dedicato alla produzione della birra artigianale.