Trekking nelle Gole di Fara San Martino

Trekking nelle Gole di Fara San Martino

Le gole chiamate di San Martino sono poste all’ingresso di uno dei più lunghi valloni appenninici, il Vallone di Santo Spirito che da Fara San Martino conduce fin sulla vetta di Monte Amaro con un dislivello di 2300 metri. La valle è così lunga che assume 3 nomi: Valle di Santo Spirito nella sua parte iniziale, Valle di Macchia Lunga nella sua porzione centrale e Valle Cannella nella sua porzione terminale.

Le due pareti rocciose che fungono da accesso alla valle sono distanti tra loro, nel punto più stretto, circa 2 metri e si protraggono per circa 50 metri fino all’apertura della vallata. Questa situazione contribuisce a dare un senso di grande suggestione a chi vi si trova a transitare per la prima volta.

Questo particolare e suggestivo ingresso  nasconde una delle vallate più belle, più suggestive, più varie e più interessanti che la natura possa riservare all’uomo.

Negli anno 50 questo luogo subì danni ambientali dovuti all’insediamento di una cava che per diversi anni asporto roccia viva per costruire le scogliere per il porto di Ortona. Oggi, nonostante i danni subiti, riesce ancora a darci la suggestione di una natura se non incontaminata, certamente selvaggia e misteriosa.
All’ingresso delle gole si possono scorgere i ruderi di un’antica porta d’ingresso. Le gole infatti costituivano anche l’ingresso al monastero ed alla chiesa di san Martino in Valle posta ad una cinquantina di metri oltre le stesse gole, adiacente ad una parete rocciosa che la riparava.

Al di sopra di detta porta d’ingresso i viandanti potevano ammirare fin dal 1500 un dipinto di San Martino che indicava chiaramente di entrare in un territorio posto sotto il feudo del monastero di san Martino in Valle. Le grosse alluvioni del 700 e dell’inizio dell’800 hanno spazzato via questa porta d’ingresso e ci hanno restituito, soltanto alcuni decenni or sono, i ruderi di quell’ingresso e del monastero dove ancora oggi sono in atto scavi archeologici e lavori di restauro.

L’escursione proposta si insinuerà all’interno di questo lunghissimo canyon fino a quota 1050 m.s.l.m. in località “Bocca dei Valloni” dove una fresca faggeta ci ristorerà dopo la bellissima passeggiata.