Trekking L’Eremo di San Giovanni

Trekking L’Eremo di San Giovanni

Incastonato in una delle pareti più aspre prospicenti la Valle dell’Orfento c’è l’Eremo di San Giovanni, uno degli eremi più belli della Majella, completamente scavato a mano nella imponente roccia calcarea tipica delle nostre montagne abruzzesi. Questo eremo, per la sua particolare inaccessibilità e per la  famosa permanenza eremitica  di Celestino V al suo interno  ( pare che vi abbia dimorato per quasi nove anni, dal 1284 al 1293), evoca particolari suggestioni e mette in luce  la complementarietà che uomo e ambiente avevano su questa montagna fino a non troppi anni fa’.

Dati Tecnici

DIFFICOLTA’: E (Media)

TEMPO DI PERCORRENZA: 4/5 ore

DISLIVELLO IN SALITA: 450 m

Trekking sulle Alte Vie della Majella – Cima Murelle

Trekking sulle Alte Vie della Majella – Cima Murelle

Il trekking all’anfiteatro delle Murelle  è uno delle grandi classici della Majella nord – orientale che consente di godere in un’unica passeggiata, di alcuni dei paesaggi più suggestivi del Parco. Il percorso segue il crinale “Scrima Cavallo”, spartiacque naturale tra tre delle più belle e selvagge valli della Majella: Vallone delle tre grotte, Valle Selvaromana e la Valle dell’Orfento. La vista è mozzafiato, 360° di visuale che in giornate con cielo terso consente di vedere anche la costa adriatica. I profumati pini mughi, relitti glaciali presenti solo a quote superiori i 1800 m, ci accompagneranno lungo il cammino fino ad una fresca fontanella ai piedi del Monte Focalone, nei pressi del quale è possibile vedere le famose Tavole dei Briganti, testimonianza dell’antica frequentazione di questi luoghi da parte di pastori che manifestarono incidendolo sulla roccia, il disagio presente nel periodo storico dell’unificazione d’Italia.

La seconda parte dell’escursione regalerà panorami da favola; affacci mozzafiato sulla Valle Selvaromana e sulla Valle dell’Inferno, forre selvagge ed incontaminate ai piedi della Cima Murelle. Giunti nella parte inferiore del famoso anfiteatro morenico scavato nei millenni da immensi ghiacciai presenti in queste zone nel periodo dell’ultima glaciazione, sarà possibile osservare in nutrito branco di Camosci appenninici che in questa conca glaciale trascorrono le ore di luce per poi scendere nella faggeta al calare del sole. Evidenti saranno anche i reperti fossili marini a testimoniare la presenza di un grande oceano che migliaia di anni fa depositò gran parte del materiale carbonatico di cui oggi è costituita la stupenda “Montagna Madre”, la Majella.

Dati Tecnici

DIFFICOLTA’: EE (Difficile)

TEMPO DI PERCORRENZA: 6/7 ore

DISLIVELLO: 700 m

Trekking nella Valle dell’Orfento

Trekking nella Valle dell’Orfento

La Valle dell’Orfento è una delle più belle e meglio conservate della Majella grazie all’istituzione dell’omonima Riserva Naturale che, pur essendo già all’interno di un Parco Nazionale, ne tutela maggiormente le valenze naturalistiche. In questo trekking ne risaliremo il medio-basso corso partendo dalle vicinanze dell’abitato di Caramanico Terme.

Questa valle colpirà per gli scorci incantati, fra rocce scavate dal perenne scorrere delle acque e la lussureggiante vegetazione, che la rende una delle più verdi ed incontaminate della Majella.

Anche nelle giornate più calde il fiume Orfento offre refrigerio con le sue fresche acque turbinose, rendendo la passeggiata piacevole e ricca di spunti fotografici.

Nella fitta vegetazione costituita da querce, carpini e aceri trova riparo una ricca fauna protetta: lupi, orsi, cervi, caprioli e lontre. E alzando lo sguardo si possono scorgere le sagome di falchi pellegrini, lanari e aquile reali.

Dati Tecnici:

DIFFICOLTA’: E (Media)

TEMPO DI PERCORRENZA: 5/6 ore

DISLIVELLO: 590 m

Trekking nel Parco d’Abruzzo – La Val Fondillo

Trekking nel Parco d’Abruzzo –  La Val Fondillo

La Val Fondillo è uno dei luoghi più belli e frequentati di tutto il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise. Estesi boschi di faggio, rarità naturalistiche, verdi radure dove ancora oggi pascolano allo stato brado mucche e cavalli, fanno da cornice a questo incantato boschi che sembra un dipinto fiabesco.
Il suo nome antico era Fontilli da fonti; infatti, lungo la valle, oltre alle cinque sorgenti principali vene sono tantissime più piccole che insieme, con la loro acqua ottima da bere, alimentano il torrente Fondillo.

La valle, con altitudine compresa tra i 1084 e 1960 s.l.m., stretta nei pressi della località Grotte Fondillo, si apre a ventaglio e forma un vero e proprio anfiteatro fiancheggiato dal M. Amaro ( 1862 m) e M. Dubbio (1702 m), collegati fra loro dalla grande Serra delle Gravare che le fa da corona protettiva.

Una dei luoghi più suggestivi del trekking è la Grotta delle Fate, una cavità naturale creata dall’erosione dell’acqua ed il nome deriva dall’ambiente in cui si trova, infatti, tra l’acqua, il verde, il muschio e i grandi faggi sembra un luogo magico e suggestivo.

Lungo il percorso è possibile avvistare fauna selvatica: cervi, caprioli e persino l’Orso bruno marsicano.

Dati Tecnici

DIFFICOLTA’: T (facile)

TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ore

DISLIVELLO: 100 m

Trekking nella Riserva Naturale di Punta Aderci

Trekking nella Riserva Naturale di Punta Aderci

La Riserva di Punta Aderci è stata istituita con L.R. N. 9 del 20.02.1998. L’area protetta è la prima Riserva istituita in Abruzzo nella fascia costiera e nasce dall’esigenza di conciliare l’aspetto naturalistico dell’ area con quello turistico, relativo alla fruibilità delle spiagge.

La Riserva ha una estensione di circa 285 ettari, l’area di maggiore interesse naturalistico è costituita dalla spiaggia di Punta Penna, un anfiteatro marino che ospita numerose essenze vegetali tipiche dell’ecosistema dunale costiero. Il promontorio di Punta Aderci (26 m s.l.m.) caratterizza l’intera area offrendo una visuale a 360° su tutta la Riserva. In alcune cavità di Punta Aderci  è possibile ammirare l’Halymenia floresia, considerata l’alga rossa più bella del Mediterraneo. Da Punta Aderci lo sguardo può spaziare sul Parco Nazionale della Maiella, del Gran Sasso – Laga e dei Sibillini : al tramonto,con buona visibilità, si può intravedere il Parco regionale del Conero.

Dati Tecnici

DIFFICOLTA’: T (facile)

TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ore

DISLIVELLO: 50 m

Trekking nelle Gole di Fara San Martino

Trekking nelle Gole di Fara San Martino

Le gole chiamate di San Martino sono poste all’ingresso di uno dei più lunghi valloni appenninici, il Vallone di Santo Spirito che da Fara San Martino conduce fin sulla vetta di Monte Amaro con un dislivello di 2300 metri. La valle è così lunga che assume 3 nomi: Valle di Santo Spirito nella sua parte iniziale, Valle di Macchia Lunga nella sua porzione centrale e Valle Cannella nella sua porzione terminale.

Le due pareti rocciose che fungono da accesso alla valle sono distanti tra loro, nel punto più stretto, circa 2 metri e si protraggono per circa 50 metri fino all’apertura della vallata. Questa situazione contribuisce a dare un senso di grande suggestione a chi vi si trova a transitare per la prima volta.

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